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I circoli del dialogo trasformativo

Buone prassi Community empowerment: la comunità al centro

Attraverso i “circoli del dialogo” le persone provenienti da contesti differenti (per esempio ex-membri di organizzazioni paramilitari, giovani coinvolti in atti di violenza politica) possono beneficiare di uno spazio per raccontare le loro storie. Inizialmente dimostrano non avere fiducia l’un l’altro ma sono in seguito incoraggiati dall’ambiente sicuro e la fiducia nel processo. Questo processo incentrato sul dialogo favorisce la riflessione critica sul loro cammino a livello personale e collettivo grazie all’esperienza che si fa dell’ascolto.

Quali sono le ragioni per cui si è scelto di prendere parte a questi movimenti e in che modo ha influenzato la propria vita e quella degli altri? Altri membri della comunità che non sono stati direttamente coinvolti da questo fenomeno prendono parte al dialogo e porgono domande o espongono riflessioni, e il ruolo dei facilitatori consiste anche in questo caso di mantenere un ambiente sicuro e neutrale, di questionare le convinzioni e la legittimità della violenza, e di prevedere dei momenti di pausa qualora fosse ritenuto necessario. In questo metodo c’è un’enfasi di giustizia riparatoria e i “circoli” sono concepiti anche per creare relazioni piuttosto che accordi. Attraverso l’accento posto all’esperienza umana, aldilà delle ferite del passato, l’obiettivo rimane quello di creare la possibilità di riscatto personale e trasformazione della società. Non si tratta di calarsi nei panni degli altri ma di creare un linguaggio comune che permetta la comprensione reciproca e costruisca nuovi legami ed occasioni di superamento dei retaggi del conflitto.

Questo tipo di processo si ritiene sia importante per prevenire l’adesione dei giovani a movimenti estremisti violenti e allo stesso tempo permetter agli ex-membri dei gruppi estremisti violenti di poter re-integrarsi ella comunità con un senso di utilità.

È necessario considerare che nella realtà il processo è complesso ed esistono numerose variabili che caratterizzano ogni caso ed ogni comunità, quindi è importante che vi siano preparazione, cura e competenze specifiche.


Contatti

The Glencree Centre for Peace and Reconciliation
Glencree - Co Wicklow – Irlanda

Referente: Eamon Rafter, coordinatore attività educative
E-mail: eamon.rafter@glencree.ie
Tel: (+353) (1) 2829711