Organizzare attività interculturali e interreligiose

Un Toolkit per gli amministratori locali

Contatti

Commissione per gli affari correnti

Sedef Cankoçak

Tel : +33 3 88 41 21 10

logo congrès

Il Caffè anti-razzista

I Caffè anti-razzisti della città di Botkyrka (Svezia) sono stati organizzati dalle biblioteche municipali che hanno creato uno spazio di discussione ed esplorazione dei pregiudizi e degli stereotipi razzisti. Una delle ragioni per cui sono state scelte le biblioteche è stato per la volontà di coinvolgere soprattutto i giovani dai 18-25 anni, il pubblico di riferimento della campagna europea di Botkyrka “Communication for intergration” (C4i). In seguito alle elezioni in cui i partiti nazionalisti e democratici svedesi hanno ricevuto i maggior voti, si è sentito il bisogno di discutere questioni care a tutti i cittadini, compresi quelli di Botkyrka. Per esempio, la nozione di “svedesità” è stata spesso citata per esprimere un sentimento che le tradizioni svedesi non sono più custodite e tutto ciò che si considera vecchio viene buttato.

Tuttavia, nonostante l’interesse per il tema, molti svedesi no hanno preso parte a questo di dibattito, forse per il fatto che la maggior parte dei Caffè sono organizzate in area altamente popolate da comunità migranti come Alby, Fittja, Norsborg e Hallunda. Infatti quando i Caffè hanno luogo nelle biblioteche dei quartieri di Tuba o Tullinge, molti più svedesi prendono parte ai dibattiti. Per cercare di coinvolgere la maggior parte dei cittadini, le biblioteche hanno promosso l’evento attraverso tutti i canali di comunicazione, tra cui anche le reti sociali come Facebook. L’obiettivo principale degli incontri è stato incoraggiare ciascuno ad esprimersi sui pregiudizi e gli stereotipi che in altre occasioni non avrebbero osato, e data l’affluenza si potrebbe affermare di averlo raggiunto. I partecipanti hanno riflettuto sulla “veridicità” degli stereotipi razzisti e dei pregiudizi negativi fornendo esempi concreti dalla propria esperienza personale. Molti dei partecipanti hanno anche rivelato come molti di questi pregiudizi influissero la loro vita quotidiana e di come alcuni di essi provocassero addirittura depressione. Tutto ciò ha dimostrato come sia necessario e urgente istaurare un dialogo.